Quando le difficoltà sono maggiori si può parlare di “stress da rientro”, i cui sintomi più comuni sono: mal di
testa, stordimento, irritabilità, sonno disturbato, calo dell’attenzione,
debolezza, malinconia, apatia e, nel peggiore dei casi, depressione, generati
da una condizione psicologica negativa per aver vissuto una lunga vacanza
spensierata, senza regole e costantemente rivista in veste nostalgica. Secondo
i dati Istat un italiano su dieci trova
difficoltà a riadattarsi nel solito tran tran quotidiano, questa
difficoltà, nei casi più gravi, dura anche mesi.
Ritornare alle “vecchie
abitudini” significa ad ogni modo andare incontro ad un cambiamento rispetto ai ritmi fisiologici e psicologici a cui ci
siamo abituati durante le vacanze. Laddove il cambiamento richiesto è troppo
repentino, il nostro corpo “legge” tali richieste come un segnale di emergenza
attivando dal punto di vista fisiologico delle risposte innate utili a
fronteggiare la situazione. Infatti i sintomi sopra elencati non sono altro che
una risposta del nostro corpo
conseguente ad un cambiamento repentino cui il nostro fisico e la nostra
mente debbono adattarsi.
Ovviamente questo stato di
disagio è fisiologico perché è normale
che il nostro corpo e la nostra mente abbiano bisogno di un po’ di tempo per
abituarsi a nuovi ritmi (è per questo motivo che a volte anche i primi
giorni di ferie possono risultare stressanti) ed in genere bastano un paio di
settimane per riabituarsi.
Ma come è possibile “auto-aiutarci” a superare lo stress da
rientro? A volte è sufficiente prendere alcuni piccoli accorgimenti, qui ne
elenchiamo 7:
1) sarebbe meglio anticipare il rientro di qualche giorno
prima di ripartire con il lavoro, in modo da rientrare gradualmente nella
routine quotidiana ed avere il tempo per sbrogliare le eventuali incombenze che
si sono accumulate nel periodo delle ferie (potreste trovare bollette che vi
attendono). Inoltre, siccome a volte le vacanze vengono svolte a ritmi
abbastanza sostenuti, si può approfittare di questi giorni “cuscinetto” per dedicarsi solamente al riposo. Se questo
non è stato possibile potete provare a supplire con l’immaginazione, iniziando
a prepararvi mentalmente al rientro
qualche un paio di giorni prima (non di più per non rovinarvi gli ultimi
giorni) della fine delle vacanze.
2) altra cosa che si può fare negli
ultimi giorni di ferie è fare un elenco
di situazioni legate al rientro che vi creano ansia, prendete carta e penna
e provate a fare un piccolo elenco. Definite con precisione, meglio che potete,
quale è il problema per voi in quella situazione; poi pensate a quel problema,
quali potrebbero essere le possibili soluzioni e in che modo si potrebbero
mettere in pratica, poi passate all’azione e verificate dopo qualche tempo se
avete raggiunto il vostro obiettivo. Se non ha funzionato non scoraggiatevi e
provate a pensare ad un’altra soluzione, prima o poi arriverà quella giusta.
3) continuate a dedicarvi ad
attività divertenti e rilassanti; non è bene cambiare in maniera repentina le proprie
abitudini, quando tornate a casa continuatele, magari in tono minore, per
rientrare gradualmente nel ritmo lavorativo o scolastico.
4) nella stessa ottica continuate a
mantenere alcune abitudini rilassanti
all’interno della famiglia, con il partner o con gli amici….non rimettete
subito il muso lungo da lunedì.
5) foto e ricordi sempre in compagnia; guardare le foto delle vacanze
con la famiglia o con gli amici può essre un’attività estremamente divertente,
che permette di portare il clima di festa anche nei primi giorni di rientro. Non fatelo da soli, perché così
scatterebbe una nostalgia che potreste non arginare e potreste trovarvi pieni
di rimpianti come i protagonisti di una nota compagnia di crociere di qualche
anno fa.
6) se al rientro vi ritrovate
sommersi dal lavoro provate, quando e de è possibile, a delegare gli impegni ad altri. La nostra mente ha bisogno di
sintonizzarsi con calma su nuovi ritmi; l’importante è che lasciate andare le manie di controllo che non vi fanno fidare dei
collaboratori.
7) non è possibile fare tutto e
subito,
soprattutto con lo stress da rientro; questo significa che se si è accumulato
molto lavoro piuttosto che impazzire per sbrogliarlo tutto ( e male ) in 2
giorni è sicuramente meglio stabilire delle priorità, dare precedenza a ciò che
è più importante, così ci impiegherete qualche giorno in più ma è anche garantita
una maggiore lucidità ( e se proprio non
ci riuscite andate al punto 6)
Questi
sono solo alcuni consigli che però possono aiutare ad affrontare meglio il
rientro, provare per credere e, se avete qualche altro consiglio…..fateci
sapere!
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