sabato 23 febbraio 2013

Elezioni 2013: i fattori psicologici che influenzano il voto

Il voto è un nostro diritto tra i più importanti perchè ci permette di decidere, o almeno influenzare, l'andamento politico e quindi sociale e culturale del paese dove viviamo, e proprio per questo motivo sarebbe importante andare a votare con la maggiore consapevolezza possibile di ciò che si sta facendo.
Purtroppo l'attuale situazione politica poco invoglia a far valere la propria opinione tramite il voto e pare che anche per queste elezioni ci sia un forte rischio astensione provocata proprio dalla crescente delusione nei confronti della classe politica.
Va però precisato che la scelta di astenersi dal voto rientra all'interno di meccanismi psicologici legati comunque alla scelta che sono però basati su scelte "euristiche", intuitive e poco riflettute, lo stesso tipo di scelte che hanno portato alla situazione attuale perchè sono strategie decisionali che potremmo definire "brevi" e che vengono messe in atto quando si ha la consapevolezza che mancano importanti dati certi sulla realtà per fare delle valutazioni precise.
Ma perchè oggi ci troviamo a prendere decisioni anche rilevanti come quelle di voto in questa maniera così poco ponderata?
Il fatto è che gli elementi su cui ci si basava nel passato per decidere a chi dare il voto erano molto diversi; per esempio erano importanti le componenti ideologiche, la tradizione di voto,i valori e gli interessi delle classi sociali, delle famiglie e dei singoli elettori.
Oggi invece ci troviamo a vivere in una società sempre più fluida e basata sulle immagini e si viene quindi da queste maggiormente influenzati; il fatto è che la frequente astrattezza delle aspirazioni politiche manifestate in complessi dibattiti spesso comunemente incomprensibili o quantomeno generanti confusione e dati contrastanti portano sempre più ad affidarci all'immagine del singolo; l’attuale comportamento di voto, infatti, appare come un processo di scelta sempre più “personalizzata”, cioè mosso in modo crescente dalle caratteristiche individuali dei candidati e quindi dall'immagine che riescono a trasmettere agli elettori.
E' per questo motivo che i media ci portano sempre più dentro alla vita personale dei candidati, cosa che prima non era mai accaduta. La constatazione di ciò comporta che, dalla televisione ai giornali, viene giocata una campagna elettorale sempre più basata sulla possibilità di accattivarsi simpatie, di affascinare il popolo, di apparire più simili e vicini agli elettori o quantomeno alla loro immagine ideale. La tendenza degli elettori a lasciarsi guidare dagli aspetti di personalità ricavati attraverso pochi, spesso selezionati, momenti di comparse televisive è aggravata da una ulteriore propensione a giudicare i politici sulla base di semplificazioni cognitive ed emotive.
Una delle semplificazioni è appunto rappresentata dalle scelte "euristiche". Infatti per far fronte alla difficoltà crescente nel comprendere i programmi politici e alle incertezze rispetto alle promesse sfiduciate dai partiti opposti o dimostratesi inattendibili, vengano messi in atto comportamenti più intuitivi, guidati più spesso da impressioni emotive come simpatia e fiducia.
Questo accade anche perchè, come affermato da Caprara, per valutare i candidati noi non andiamo a guardare le reali capacità dimostrate in passato; un altro fattore che influenza l’espressione del voto è infatti la “propensione a non rischiare” che è guidata da una tendenza conservativa degli elettori che, rassicurati dalla conoscenza di alcuni punti certi, sono poco disponibili a mettere a rischio l’equilibrio ambito e spesso percepito come instabile. Per tali ragioni in ogni elezione esiste un vantaggio dei politici che concorrono per il rinnovo delle cariche piuttosto che di quelli che devono ancora farsi conoscere dagli elettori. Inoltre, sempre in base a questi studi, pare che tendiamo anche nella scelta elettorale a subire una sorta di effetto "recenza" ossia a ricordare meglio eventi accaduti o narrati di recente su cui viene consolidata la propria scelta di voto, malgrado i complessi intrecci della storia narrata durante un governo.
L'unico modo per poter effettuare delle valutazioni consapevoli è quindi quello di non farsi sfiduciare, non smettere di informarsi, effettuare confronti e sforzarsi il più possibile di essere realistici, e non cadere in questi meccanismi sopra esposti che anche i politici stessi conoscono molto bene.



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