mercoledì 5 giugno 2013

Di cosa parlare in coppia? Attenti ai Tabù

E. Hopper "Summer Evening

Si dice che nella coppia i partner dovrebbero comunicare il più possibile; ma questo è sempre vero? E’ davvero necessario dire tutto? Pare di no, ci sono infatti degli argomenti Tabù che a volte è meglio evitare, pena la perdita della calma da parte di entrambi.
Gli psicologi ci hanno sempre consigliato che nella coppia i partner dovrebbero cercare di parlare di tutto ciò che li riguarda, a partire dai sentimenti individuali per finire agli argomenti inerenti alla coppia stessa. Tutto questo è sicuramente un bene, e molti sono i vantaggi: aumenta la conoscenza reciproca e quindi il livello di comprensione, ci si sente più liberi e più adeguati, parlare di sé aiuta a trovare i propri spazi individuali nella vita insieme, e dall’altro lato aumenta il senso di intimità e di sicurezza.
Succede però che ogni tanto anche nelle coppie più affiatate emergono nelle discussioni tematiche che preannunciano grosse tempeste; sono i cosiddetti argomenti Tabù, di cui non si può parlare senza far scattare una lite furibonda.
Qualunque coppia ne ha almeno uno e in genere fa di tutto per evitarlo appunto perché ne conosce le conseguenze.
Questi tabù possono riguardare qualunque argomento, da quelli più seri a quelli più leggeri come le più piccole incoerenze personali; ed è così che il detonatore viene attivato dall’educazione dei figli, la gestione dei soldi o i rapporti con le famiglie di origine, ma anche dalla mancanza di alcune piccole attenzioni, come dire ti amo, o da come ci si veste o per i panni che si lasciano in giro etc etc.
Indipendentemente dall’argomento la cosa importante è che in esso è contenuto un significato molto più importante che urta la sensibilità di entrambi i partner e che porta all’esasperazione emotiva; allora ecco che un metodo educativo troppo serio di lui verso i figli risveglia in lei l’energia di tutte le battaglie che ha combattuto per rendersi autonoma dai genitori; oppure, altro esempio, il rapporto troppo stretto di lei con sua madre entra in conflitto con la storia di lui, che magari ha una storia personale di carenze affettive da parte dei genitori che lo rendono allergico a forme di attaccamento che gli sanno di dipendenza affettiva.
Ma allora che bisogna fare, questi argomenti entrano nel novero di ciò di cui bisogna parlare oppure è meglio lasciarli perdere?
La storia ci insegna che il tabù è una forma necessaria utilizzata per mantenere la coesione all’interno di un gruppo sociale, come i famosi “Comandamenti” tra i quali abbiamo “non uccidere” e “non rubare”, sono quindi delle forme difensive naturali che nel nostro caso andrebbero a proteggere la coppia dalla rottura. Come tutte le difese quindi, se da un lato impedisce di raggiungere delle soluzioni dall’altro rappresenta un elemento protettivo.
Questo significa che in via generale l’argomento potrebbe pure essere trattato ma con un numero molto maggiore di attenzioni ed un accurata riflessione prima di affrontarlo.
Innanzitutto bisogna capire, nel momento in cui si crea il tabù, che ci sono dei motivi importati che riguardano entrambi i partner; ferite ancora aperte, traumi inconsci, situazioni non risolte, paure poco chiare, somiglianze con sofferenze del passato insomma, ma anche giudizi sul partner che se espressi lo ferirebbero troppo. È importante essere obiettivi al massimo nella riflessione e farla innanzitutto da soli, cercando di comprendere se quel certo argomento stia o meno minando effettivamente la stabilità della coppia e la sua intimità più profonda.
A questo punto è importante scegliere anche il momento per parlarne, infatti se venisse tirato fuori in momenti emotivamente carichi non sarebbe altro che un modo strumentale all’espressione ed allo sfogo della rabbia ma non alla comprensione reciproca; quindi meglio aspettare i momenti in cui c’è maggiore tranquillità, evitando quelli felici però, che altrimenti ne uscirebbero sciupati.
Riuscire ad eliminare o gestire un argomento tabù è comunque una conquista, che rende più liberi anche per il solo fatto di averlo compreso meglio e che può indurci, tramite questa comprensione, a capire di più l’altro ed amarlo meglio, in modo più maturo.

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