mercoledì 23 novembre 2011

E liberaci dallo stress quotidiano....

 Secondo una recente ricerca pare che l’81% degli italiani abbiano a che fare con  sintomi dello stress; cefalee, mal di stomaco, disturbi del sonno. Se è vero che non è possibile cambiare il proprio lavoro o la propria famiglia (tra le principali cause di stress giornaliero) è vero però che si possono individuare delle modalità che permettano di gestire leggere situazioni stressanti in modo adeguato, occupandosi per primi del proprio benessere.

Secondo una indagine promossa dall’ANIFA (Associazione Nazionale Industria Farmaceutica dell’Automedicazione, l’81% degli italiani soffre di disturbi legati alla tensione emotiva. Il lavoro ed i problemi economici, nell’ordine del 54% e del 46% sono i principali ambiti in cui si sviluppa lo stress, seguiti dalla gestione familiare e dalla vita di coppia.
Di fronte alla difficoltà a gestire situazioni stressanti si creano sintomi somatici, anzi psico-somatici, e quindi possono passare ore prima di prendere sonno (anche contare le classiche pecore può risultare inutile), oppure ci si sveglia in continuazione; spesso può capitare di svegliarsi la mattina dopo una regolare quantità di sonno ma ci si sente più stanchi che alla sera.
Dopo una pesante giornata di lavoro ci si può trovare ad accorgersi che la tensione si è annidata dietro alla nuca tendendo i muscoli e provocando mal di testa………per non parlare di bruciori di stomaco o pesantezza causata dalla digestione lenta.
A volte questi disturbi possono durare per settimane, nella maggior parte dei casi si esauriscono in qualche giorno
Nel primo caso si può parlare di un disagio più serio; non bisogna dimenticare che corpo e mente sono strettamente legati e quindi i malesseri fisici possono rappresentare una voce dall’inconscio, forse ci sono cose che nella vita non vanno proprio, stati di conflitto interiore che creano disagi e non c’è la volontà (o il tempo) per rendersene conto, per tenere in considerazione queste comunicazioni del corpo. In questi casi potrebbe essere opportuno rivolgersi ad uno specialista, medico o psicologo, soprattutto nel momento in cui i disturbi fisici durano per varie settimane e si ripresentano spesso nel tempo.
Il secondo caso è quello più comune; spesso questi sintomi spariscono dopo qualche giorno e si manifestano sporadicamente in situazioni di tensione di cui la persona riesce anche a rendersi conto.
Quando è così è possibile davvero ricorrere all’automedicazione, adottando alcuni piccoli accorgimenti per combattere lo stress quotidiano.
Innanzitutto bisogna specificare che lo stress non è esclusivamente negativo: ad un basso livello infatti è quello che permette l’attivazione e la partecipazione alla vita, in genere aiuta a favorire il raggiungimento dei propri obiettivi; per esempio senza un pò di stress non ci si attiva per cambiare situazioni di vita stagnanti; in altre parole senza stati di bisogno si finisce per sentirsi immobili ed annoiati. In questo senso quindi non va eliminato ma semplicemente gestito affinchè non raggiunga livelli di guardia.

Nella gestione delle tensioni quotidiane le parole chiave potrebbero essere due: ritualità e cambiamento.
I riti servono per “segnare il passo” della giornata; Frankl, fondatore della Logoterapia, ci dice che tutti abbiamo delle Sub-personalità, che spesso sono legate ai ruoli che svolgiamo quotidianamente, al lavoro manifestiamo alcuni aspetti di noi, a casa altri ancora, altri ancora con gli amici; può essere utile segnare il passaggio da un ruolo all’altro, per esempio cambiarsi d’abito di ritorno dal lavoro, o addirittura, semplicemente, lavarsi le mani pensando che così si smette di essere impiegati per tornare ad essere partner o genitori. Ognuno può trovare il suo piccolo rito per separare i diversi ruoli.
Un altro rito importante può essere la colazione, si può dedicare del tempo solo a se stessi appena svegliati, gironzolando per casa o affacciandosi alla finestra prendendo il proprio caffè; stesso valore può avere una colazione al bar; questi passaggi da un momento all’altro sono momenti “cuscinetto”, valgono come ammortizzatori per favorire un passaggio indolore da casa al lavoro (o viceversa) e meritano la spesa di tempo (ogni tanto ci  si può alzare un pò prima per dedicargli spazio).
Sono solo piccoli momenti ma danno l’idea che ci si sta occupando di se stessi.
Se da un lato i riti danno sicurezza e favoriscono la capacità di gestione della giornata, dall’altro i cambiamenti la movimentano quando si soffre la routine; servono per dare ossigeno alla mente quando ci si sente asfissiati dalla quotidianità. Un modo potrebbe essere di utilizzare un percorso diverso dal solito per andare a lavoro (chiaro che è necessario partire un pò prima, non si può sfidare troppo l’ansia del ritardo), oppure fare colazione in un bar diverso dal solito. Una cosa estremamente utile è  quella di cambiare postura; per esempio se ci accorgiamo di stare camminando a testa china o con le spalle curve è importante provare a raddrizzarsi e guardare di fronte a sè (provare per credere) o addirittura cambiare la posizione davanti al computer; durante il lavoro ogni tanto ci si può spostare o alzare per sgranchirsi un pò, scambiare due chiacchiere e si riparte meglio. Un altro modo di rilassarsi è quello di concentrarsi sulla respirazione, favorisce la concentrazione dei pensieri (per chi è seduto su una sedia è sufficiente appoggiare le mani sulla pancia e sentire il suo sollevarsi ed abbassarsi).

Chiaramente questi sono solo piccoli trucchi, non risolvono situazioni più gravi per le quali come già detto serve rivolgersi ad uno specialista, però possono aiutare a gestire I piccoli stress di tutti i giorni; molto spesso il tentativo che si fa è quello di cambiare ciò che ci circonda pensando che è da lì che arrivi lo stress; questo non è totalmente vero, la tensione si crea tanto a causa di situazioni di vita quanto a causa della nostra incapacità di gestirle; bisogna pensare che cambiare il modo di affrontare gli eventi è molto più semplice ( e meno stressante ) che sforzarsi di cambiare il proprio capo o il proprio partner.
Il valore aggiunto che si ha attivando piccoli trucchi per gestire lo stress non è solo che le situazioni ci stressano di meno ma soprattutto che attivarsi per gestirle aumenta il senso di soddisfazione e si recupera un pò quella confidenza ed intimità con se stessi che la “corsa” quotidiana contro il tempo sembra portarci via.
Giostrarsi tra piccoli “rituali” e piccole “follie”  consapevoli e calcolati rende la vita più “personale”; non si cambia di sicuro la propria esistenza ma si può recuperare il senso di proprietà e gestione su di essa rendendola più piacevole.


1 commento:

  1. fortunatamente il sonno non è un mio prolema.. ad una certa ora mi disconnetto (stacco la spina tanto per essere attuali)e così buona notte stress, buona notte ansia... ci vediamo domani mattina!!!

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